
SCULTURE GRAFICHE
Un mondo interiore, si dipana come un groviglio emotivo, attraverso
ESTETICA, SIMBOLI E FORME.
Percorso creativo, nel luogo immmaginario della bellezza.
1. LoveCommand | Mediamorphosis
Elena Gigli, 2024
Omaggio a Mediamorphosis che presenta questa mia ricerca.Il suo simbolo, la farfalla, che evoca la metamorfosi, rappresenta anche per me il cambiamento e la mutazione.Il punto di vista, contaminato dall'utilizzo dei supporti multimedia, si interpone tra visioni reali ed immaginate, tra analogico e digitale, in una deframmentazione tra forma e sua astrazione.Il POV, dentro oppure fuori, è condizionato dalla sensibilità temporaneamente disponibile.

Ph Mauro Cionci
2. LoveCommand | U+2318 | Place of Interest Sign
Elena Gigli, 2024
Nel linguaggio Unicode, il simbolo U+2318 è indicato come 'Place of Interest Sign'. In alcuni paesi nordici è infatti utilizzato nella segnaletica stradale per indicare luoghi di interesse artistico e culturale.
Il Sympò, diventa luogo di questa narrazione. Un punto di vista macroscopico, falsa le proporzioni prospettiche, nell'intento di indagare sul dettaglio interiore che diventa ingigantito protagonista assoluto e simbolico. Nella ricerca di una astrazione grafica di forme tridimensionali che diventano chiaroscuri rarefatti si definiscono nuove forme bidimensionali, con una poetica semplice ed il fascino dellegeometrie che appaiono come merletti 3D, e ritrovano la loro originaria funzione estetica attraverso nuovi significati.

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
3. LoveCommand | LCDress su Mannequinn
Elena Gigli, 2024
Ho immaginato questo vestito, come un kimono rosso, ispirata da un film, 'In the mood for love' di Wong Kar-wai. Diventato protagonista nel 2021, nel video 'LoveCommand', col ruolo della passione e della giovinezza, l'ho sempre immaginato appeso ad un manichino, come un vestito dell'anima. Mannequinn è nato ora, per indossarlo. Nel costruire la sua forma, delineata da una croce, mentre cercavo una sintesi perfetta di un corpo femminile, ho ritrovato sia Antonino che mi raccontava della battaglia di Costantino, sia mio padre con i suoi manichini futuristi nel disegno de 'l'uomo in frak'.
Un filo rosso, conduce al 'groviglio', come Antonino Di Cesare ha definito il logo LC, del mio alfabeto emotivo.

Ph Mauro Cionci
4. LoveCommand | LoveNotWar
Elena Gigli, 2024
Una frase sentita da sempre.
Mio padre è nato sotto i bombardamenti, nel 1940, il 29 febbraio, di un anno bisestile.
Mi piace immaginare che in questo 2024, nel giorno del suo compleanno, altro non avesse potuto
dire se non 'love not war!'

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
5. LoveCommand | L'uomo in Frak
Elena Gigli, 2024
Questa forma riproduce un disegno di mio padre, 'l'uomo in Frak'.
Da piccola ricordo il suo dipinto a vernice in una nicchia della vecchia casa dei miei nonni, parte di uno studio ispirato al futurismo, su tre personaggi in una pizzeria, la cameriera, il barista e appunto l'uomo in frak.
Conservo una foto di quella nicchia e una tempera in A3 che poi avevo stampato in digitale su tela, ingigantendola.


Ph Stella Lipparini

Ph Mauro Cionci
6-7-8-9. LoveCommand | Cross Winds | Venti Trasversali
(4 opere in quadrittico)
Elena Gigli, 2024
Micro e macro cosmo si specchiano, in un perpetuo rimbalzo, tra passato e futuro, in metamorfosi continua tra interiore ed esteriore, confondendoci.
L’intelligenza artigianale, con le sue imperfezioni ed i suoi limiti umani, sfida quella artificiale.
La bellezza si perde nel dettaglio in una ricerca spasmodica di superare l’estetica ed entrare nel profondo dell’anima.
Questa composizione prende ispirazione da uno dei simboli a cui sono più legata, di questo progetto, la stellina o croce.
Infatti essa rappresenta in estrema sintesi le tre anime a cui dedico prima di tutto questo lavoro:
mia madre, mio padre e Antonino.
Mia madre fin da piccola mi ha insegnato a lavorare ad uncinetto imprimendomi il valore del manufatto artigianale. La croce, nella legenda universale del crochet, rappresenta il punto basso.
Mio padre, appassionato di Astronomia e scrutatore della mappe del cielo, mi insegnava a distinguere le stelle nel buio infinito, indicandomi Sirio, quella più luminosa.
Antonino, con la sua Poesia, mi ha folgorato, espandendo la mia immaginazione.
Nei preziosi momenti trascorsi con lui ad ascoltarlo, mi disse:
‘Vivere è un dono meraviglioso, però bisogna vivere al tempo giusto e avere la misura.’
Citando il suo Direttore del Ginnasio, aggiunse:
‘Se non ti riduci a fare le cose all’ultimo momento, potrai uscire almeno mediocremente’.
Poi continuò:
‘Quando sei vecchio, tutti i colori e i ricordi della giornata, sono mischiati e si annullano nel quadro nero di Malevič.
Se non c’è una stellina insonne alla periferia là dove il cielo curva, né una nuvola vagabonda che gioca al lusco e brusco col sole e neppure una pioggerella che intona col vetro alla finestra una musica da ballo povero, allora i giorni sono tutti uguali.
Le ore scolorano, oscurano, annerano nel quadrato nero di Malevič'.
Così la croce è diventata la mia stella polare e direttrice dei venti trasversali che attraversano l'anima.

Ph Mauro Cionci


10. LoveCommand | BlackSquareCube
(con libro Antonino Di Cesare 'Ut Pictura Poësis')
Elena Gigli, 2024
Questa scultura luminosa che fa da appoggio al libro di Antonino, 'Ut Pictura Poësis', è simbolo
della sua poesia 'Faut Vivre', che esprime per me i cambiamenti dell'anima:
C'è un tempo che scorre
cose che cambiano
fatti che avvengono
e tu sei
se sei il tempo che scorre
la cosa che cambia
il fatto che avviene
Punto

Ph Luca Palermo




Ph Mauro Cionci
Faut Vivre, Antonino Di Cesare,
Canzoni fuori luogo e senza tempo.
11. LoveCommand | WAI
Elena Gigli, 2024
Questo acetato su specchio, con la scritta 'Who am I', col font LC, è ispirato alla foto di Duane Michals che si intitola allo stesso modo, ed è presente anche nel video, insieme alla bambola in panno, Lucrezia.
Insieme sono la coppia, metafora dell'innocenza, che rappresenta l'età infantile.
Il testo che Duane Michals ha scritto su questa foto:
Chi sono io?
Sono l'esperienza del vissuto, ciò che gli occhi degli altri percepiscono. C'è una certa sensazione del mio io che è come 'l'occhio' del ciclone, il centro sereno della tempesta della consapevolezza.
Il punto esatto di me stesso in questa calma si regge come se fosse in buco nero, da dove la mia realtà più pura non può scappare ed ingannarsi, l'assoluto. Sono legato all'assoluto dalla corda della coscienza. Ripetutamente fisso la mia immagine nello specchio. Poi un'occhiata senza
accorgermene rivela che lì non c'è nessuno. Tutte le descrizioni di me sono come parassiti che mi stanno attaccati addosso. Non c'è niente di veramente mio. Il mio nome è una parola che suona come qualunque altra, che quando viene ripetuta si confonde con un balbettio. Il mio orgoglio gode del falso lusso della vanità, una decorazione cosmetica che mi getta nel più profondo stadio di auto
delusione. Mi distraggo con le novità. Ma non fanno parte di me. Trovo un'identità con i capricci.
Ma non fanno parte di me. Sono complice della mia propria ignoranza. La mia personalità attraverso la lente di ingrandimento della mia attenzione, ha la consistenza della nebbia.
Comunico con me stesso come in un monologo. Le mie domande fanno eco nella mia testa. Tutto questo pensare mi distrugge e devo riposare. Ma chi è che si addormenta e sogna?


Chi sono io - Duane Michals

Charlotte, la follia - Elena Gigli, 2016
In ricordo di una clochard di Parigi
12. LoveCommand | LoveCommand | Mannequinn 2
Elena Gigli, 2024
Nel costruire la sua forma, delineata da una croce, mentre cercavo una sintesi perfetta di un corpo femminile, ho ritrovato sia Antonino che mi raccontava della battaglia di Costantino, sia mio padre con i suoi manichini futuristi nel disegno de 'l'Uomo in Frak'.

13. LoveCommand | LC Font | Alfabeto Emotivo
Elena Gigli, 2024
Ispirandomi ad una tela, che mia madre raccontava fosse parte di un suo corredo e tessuta a telaio da sua nonna, che riportava le iniziali del suo nome, ricamate a punto croce con un filo rosso, con le lettere B e I, ho disegnato il font LoveCommand.
L'ho poi di volta in volta arricchito di simboli, che fanno parte del mio Alfabeto Emotivo.
A crochet, in tapestry stich, le iniziali, a lettere scarlatte, di mia madre.
14. LoveCommand | LoveKnot | polittico
Elena Gigli, 2024
Questo polittico, fa parte dell'iconografia ancora in sviluppo che arricchisce l'alfabeto base del font LC.
Con ispirazione alla pixel art, rappresenta la variazione geometrica del logo LC, in varie declinazioni.
Ho scelto la stampa su stoffa perché la tovaglia, è un elemento che tuttora sto sviluppando, in ambito tessile, e mi collega ad Antonino, che apparecchiava la sua tavola con una tovaglia nera.
Inoltre questi simboli che assomigliano a ideogrammi, in questa composizione, mi riportano a mio padre, che studiava quelli cinesi, sulla mappa caratteri del computer.



Ph Mauro Cionci

15-16. LoveCommand | Alfabeto Emotivo | LetterB and Letter I Shadows
Elena Gigli, 2024
Le iniziali del nome di mia madre, emergono come pietre sul cuore, tra luci e ombre.

Ph Mauro Cionci
17. LoveCommand | LoveKnot 1
Elena Gigli, 2024
Crochet in tapestry stich, del logo LC, in ricordo di mia madre che mi ha insegnato tutto.

Ph E.G.
18. LoveCommand | LoveKnot 2
Elena Gigli, 2024
Questa composizione rappresenta il nodo d'amore, simbolo di amore eterno, con il filo rosso di Arianna.
Il nome 'sbagliato' di mia madre, IRIANNA, è nato per un errore di trascrizione all'anagrafe.

Ph Mauro Cionci
19-20. LoveCommand | ADC - FautVivre | Black e White
Elena Gigli, 2024
Nero su bianco e bianco su nero, la poesia di Antonino Di Cesare, suona come un mantra, nel ricordo di lui, che diceva sempre 'sono stato molto fortunato' e anche con grandissima autoironia, 'sono nato postumo, morirò in anticipo'.
Il suo libro, capolavoro infinito, per lui passatempo di un vecchio, al quale si è dedicato fino a che è vissuto, riscrivendolo continuamente in attesa di trovare una danza accordata al ritmo e suono delle sue stesse parole, mutava in continuazione, senza mai raggiungere una forma definitiva.
Ispirata al 'Quadrato nero di Malevič', il nero, come metafora della sensibilità, dentro il vuoto, rappresentato dal bianco.

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
21. LoveCommand | Cuore Sacro
Elena Gigli, 2024
Da piccola, giocavo con la mia bambola Lucrezia, le mettevo una pezza di stoffa come si metteva il
pannolino a Cicciobello.
Era una tela, che mia madre raccontava fosse parte di un suo corredo e tessuta a telaio da sua nonna.
Riportava delle iniziali del suo nome, ricamate a punto croce con un filo rosso, le lettere B e I.
Irianna è il suo nome sbagliato che doveva essere Arianna, ma come mi raccontava, suo padre all'atto della registrazione all'anagrafe, accettò con ironia l'errore di trascrizione.
Da queste due lettere, ho disegnato l'alfabeto LC.
Il cuore è spaccato a metà dalla lettera I.
Mio fratello, primogenito, è nato sordo e con un soffio al cuore, a causa della Rosolia in gravidanza.
Mia madre mi spiegava da bambina, per semplificare, che il sangue delle vene si mischiava con quello delle arterie.

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
22. LoveCommand | Papillon
Elena Gigli, 2024
Mio padre è stato pittore astrattista, ma ogni tanto dipingeva figurativo sotto pseudonimo e disegnava buffi fumetti.
Da piccola ricordo il dipinto a vernice in una nicchia della vecchia casa dei miei nonni, che rappresentava 'l'uomo in Frak', uno studio ispirato al futurismo, su tre personaggi in una pizzeria, la cameriera, il barista e appunto l'uomo in frak.
Conservo una foto di quella nicchia e una tempera in A3 che poi avevo stampato in digitale su tela, ingigantendola.
Tra i quadri esposti di mio padre:
Figura Cinese
dipinto ad olio su tela, della sua Mostra personale del 1964
alla Galleria Il collezionista di Bologna.
Cavallo
olio su tela
Sur Sum Corda
autoritratto, acrilico su tela
Uomo in Frak
stampa digitale su tela
Cybiskino
stampa digitale carta
Maternità Astrale
un mio ritratto in gravidanza, acrilico su tavola

23. LoveCommand | Sursum Corda
Elena Gigli, 2024
Scorrevo le foto dei quadri di mio padre che ero riuscita a documentare tra quelli appesi in casa, in cantina e da mio zio, per farne un foto album che gli regalai.
Uno di questi, quando ancora lui era in vita, non lo avevo mai apprezzato molto, perché era un acrilico fatto in fretta degli ultimi anni.
Ma oggi riguardandolo, mi ha evocato la sua presenza, i nostri dialoghi, il suo amore paterno e puro. Così, colpita da questa parola che aveva scritto su questo autoritratto, immaginandolo in un momento di sua apatia interiore, ho cercato il significato, noto a molti ma non a me:
'Leviamo in alto i nostri cuori'.
È stato come passare da quello stargate di LoveCommand e dialogare di nuovo con lui.

24. LoveCommand | Lucrezia
Elena Gigli, 1986
Questi quadretti ad olio, disegno dal vero e poi astratto, sono il ritratto di una bambola in panno che mi regalò mio zio Temistocle, un uomo ormai quasi centenario che ospitò la mia famiglia a vivere nella sua minuscola casa, delle bambole, come la definiva mia madre.
Un regalo ed un ricordo prezioso dell'infanzia, simbolo dell'innocenza, protagonista nel video LoveCommand, tra i 'sei personaggi in cerca d'autore'.
Acquistai un libro dedicato alle bambole LENCI, 'Lenci: The History & the Dolls' d i Nancy Lazenby.
Ho poi contattato l'autrice, per chiedere una valutazione della mia. Mi scrisse che non era originale, ma che era una copia molto bella di una ditta concorrente di nome Alba.
L'acrostico LENCI, una fabbrica di bambole fondata a Torino nel 1919, è bellissimo:
LUDUS
EST
NOSTER
CONSTANTER
INDUSTRIA
Il suo significato, il gioco è il nostro costante lavoro, oggi è ancora, a distanza di più di 100 anni, un messaggio potente.




Ph E.G.



Lucrezia - Elena Gigli, 1986 - oli su tela
26. LoveCommand | LCHouse
Elena Gigli, 2024
Questa astrazione prospettica disegnata in 3D, con vista dall'alto, è la casa di LoveCommand, uno spazio espositivo basato sul modulo del quadrato.
Metafora della sensibilità nel vuoto, ricerca di un luogo, simbolo di interesse artistico e culturale, dove fare abitare la bellezza.
Il video LC è stato girato su due luoghi significativi di Bologna, Piazza Carducci e Villa Gozzadini.
Il simbolo di LoveCommand, groviglio interiore, diventa stargate tra realtà e immaginazione.


Ph Mauro Cionci

26-27. LoveCommand | LoveKnot 3 e 4
Elena Gigli, 2024
Vedi descrizione n.18, LoveKnot 2

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
28. LoveCommand | CrossShadow | Faut Vivre
Elena Gigli, 2024
Il simbolo di LoveCommand si compone di croci che si distinguono tra luci e ombre.
Una scultura virtuale si eleva su Piazza Carducci, la piazza del Poeta, simbolo di amore eterno, come una meridiana diretta dal sole.
Erano quasi le 13, del 26 maggio 2021, quando giravamo le prime riprese di LC.
Io e Antonino, autori di fantasia, alla ricerca di personaggi immaginari, eravamo seduti sulla panchina, mentre lui mi recitava 'Faut Vivre'.

29. LoveCommand | ADC FautVivre Shadow
Elena Gigli, 2024
La Poesia di Antonino, si compone di croci che si distinguono tra luci e ombre.
Nel giorno delle riprese di LC, ero seduta con lui sulla panchina di Piazza Carducci, in una giornata assolata verso l'ora di pranzo, mentre recitava Faut Vivre durante la registrazione.
La luce del suo ricordo, la porto come un'ombra sul cuore.

Ph editing E.G.
30. LoveCommand | CrossSquare
Elena Gigli, 2024
In un bersaglio enigmistico tra giochi di parole, ritrovo in questa forma, di un quadrato diviso in 4 parti da una croce, uno squarcio della Poesia di Antonino, ispirato da Malevič ed al quadrato nero, metafora della sensibilità dentro il vuoto che viene contaminata dagli eventi che attraversano la nostra esistenza.

Ph Mauro Cionci
31. LoveCommand | PenelopeArmChair
Elena Gigli, 2006
Questa sedia attende dal 2006 la sua propria casa.
Metafora di Penelope che tesse la sua tela, che non finisce mai.
Il tempo si ferma come in uno scatto fotografico.
È la seduta dell'attesa infinita, della perfezione irraggiungibile.

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci

Ph Mauro Cionci
32. LoveCommand | L'Amore Comanda - audio
Elena Gigli, 2021
L'Amore comanda:
Assoluto
Materno
Puro
Segreto
Sbagliato
Ferito
Platonico
Erotico
Incompiuto
Incompreso
Rifiutato
Desiderato
Maturo
Cieco
Invisibile
Istantaneo
Abbandonato
Lasciato
ETERNO
Testo poetico, Elena Gigli,
Musica, Fabio Ferrando
Voce, Sergio Mangiavillano
In questo lavoro si intrecciano, come in un groviglio, memoria, metafora e simbolismo, nella creazione di un linguaggio trasversale che unisce mondi paralleli e distanti in un Kaos estetico ed emotivo, che dialoga con l’anima.
Clementina è la mia vera nonna, ma nonni per me sono anche tanti anziani che hanno abitato la mia infanzia, vicini di casa, che con i loro insegnamenti e le loro storie, hanno espanso la mia immaginazione, fuori dalle mura della mia piccola ‘casa delle bambole’. Così in cortile, tra le margherite e i rusticani, giocavo a costruire mondi con mezzi poveri e semplici, tra cui l’uncinetto.
Strawberry Cotton Candy Dress è l’abito dell’anima di mia madre, ha la consistenza dello zucchero filato e il colore della sua marmellata di fragole che è l’ultima cosa che ha fatto per me, quindi ricordo e metafora della sua fragilità in quell’unico momento della vita, disegnato col nodo d’amore, un punto dell’uncinetto, simbolo di amore eterno.
LoveCommand, font del mio Alfabeto Emotivo, è linguaggio interiore, senza regole grammaticali, fatto di simboli, gesti, parole frammentate, nato prima ancora di esistere, per comunicare con mio fratello, sordo e analfabeta.
In tutto questo c’è il DNA di mio padre, uomo di pura sensibilità, fervente immaginazione e curiosità che, nel colore ha cercato lo strumento per guarire il mal di vivere, guardando le stelle.
L’ispirazione è nata con un poeta, Antonino, amico più che immaginario, imaginifico.
La sua poesia ‘Faut Vivre’ è la perfetta sintesi del mutare della vita.
Dedico questo lavoro a loro ma anche a quegli amici che mi hanno aiutato a dipanare la matassa interiore, ma soprattutto a mia figlia, che ogni giorno arricchisce di significato LoveCommand.
Elena Gigli, 2025